In ogni epoca storica e in ogni secolo, dal momento in cui si ha testimonianza della presenza dell’uomo sulla terra, il cibo è stato oggetto di discussioni, dibattiti, racconti, proverbi, poesie e opere d’arte.
Chi non ha mai sognato di rivivere la favola di Hansel e Gretel con l’appetibile e gustosa casa di
Chi non ha mai sognato di rivivere la favola di Hansel e Gretel con l’appetibile e gustosa casa di marzapane in un mondo di dolciumi?
Non c’è da discutere: il cibo, così come i sentimenti, ha ispirato innumerevoli opere d’arte, scritte e visive, che possiamo trovare in ogni parte del mondo e in ogni epoca storica.
Nell’arte possiamo rivivere il passaggio dalla necessità di procacciarsi cibo al piacere e il lusso di possederlo: quando nelle favole si racconta della presenza di cibo in abbondanza e di sontuosi banchetti, si vuole sottolineare la ricchezza ostentata e la ricerca di cibi pregiati, a confronto della povertà di chi si accontenta di un pezzo di pane raffermo.
Immaginiamo il banchetto nella favola della “Bella e la bestia”, con la tavola apparecchiata e stracolma di piatti di ogni tipo, posate d’oro e d’argento e calici di vino, confrontandola con la favola di Pinocchio, che mangia solo noci e pane raffermo.
Nella pittura possiamo ritrovare e rivivere visivamente scene di banchetti e raffigurazioni esclusivamente di singole pietanze o di natura morta, che intrecciano il modo di vivere del periodo storico, alle esigenze, alle necessità e alla vita religiosa che, con il cibo, ha un legame molto forte.
Per finire, non dimentichiamo tutte le volte in cui, ai giorni nostri, non abbiamo resistito alla tentazione di fotografare il piatto che avevamo davanti, per poterlo condividere sui social network con tutte le persone con cui siamo virtualmente connessi. Alcuni scatti hanno riscosso così tanto successo da conquistare la pagine dei quotidiani di tutto il pianeta.
Al cibo dedichiamo buona parte della nostra vita, intorno ad una tavola comunichiamo con i nostri parenti o i nostri amici, per il cibo ci spostiamo chilometri su chilometri, per poter assaporare nuovi piatti e sapori che non conosciamo.
“L’arte non riproduce ciò che è visibile ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. Questa celebre citazione di un pittore tedesco del secolo scorso, Paul Klee, dimostra come attraverso l’arte tutta, sia scritta che visiva, sia stato possibile rendere visibile ai nostri occhi e immortalare non il cibo in sé ma l’amore per esso, un sentimento che ci accompagna per tutta la vita e che ci accomuna a tutte le persone a noi care.
Autore: Dr.ssa Rosa G. Pinizzotto – Nutrizionista
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